"Vivai Marini" Zafferano di Padenghe

Pubblicato il 10/08/2021

L’Azienda  Agricola "MARINI VIVAI" è stata fondata nel 1981 dai coniugi Emilia e Bruno Marini grandi appassionati della Terra, della Natura e del verde.  L’Azienda si trova in Padenghe sul Garda (BS) nel territorio della Valtenesi e nel cuore delle Colline Moreniche, ad un passo dal Lago di Garda e dal bellissimo Castello medievale. Ancora oggi è condotta dai figli di Emilia e Bruno i quali hanno raccolto, tramandandosi, una tradizione legata alla cultura  della Terra. 

Il punto di riferimento della famiglia Marini è da sempre il rispetto della Natura al quale ha dedicato impegno, ricerca e lavoro per costruire nel tempo un'esperienza di grande competenza e professionalità.

Su una superficie di quasi 20.000 mq, si coltivano alberi, erbe aromatiche, piantine da orto e fiori da esterno e dal 2014, dopo aver acquistato un centinaio di bulbi biologici italiani di Crocus Sativo, ha  iniziato a produrre e venderne la preziosa spezia dello zafferano che, fatta analizzare dall’Università della Montagna di Edolo (BS), fin da subito si è rivelata essere di primissima qualità.

Ariela ci dice: "Uno dei miei ricordi di bambina è la passione dei miei genitori per il verde per la Terra, passione così importante da far loro decidere di aacquistare un piccolo appezzamento di terreno su cui iniziare a produrre piante e fiori da giardino e piantine da orto"

"Con due dei miei fratelli ho seguito le orme del papà e della mamma... Ci piace la terra, ci piace il contatto con la natura perché in realtà noi siamo natura e facciamo parte di essa!

 Nel 2014 la mia sorella più giovane mi ha lanciato l'idea: “Ariela perché non provi a piantare qualche bulbo di zafferano e a coltivarlo?”
Abbiamo acquistato un centinaio di bulbi biologici italiani e dopo aver studiato a fondo le loro caratteristiche e peculiarità abbiamo ottenuto il nostro primo raccolto scoprendo con nostra grande sorpresa e soddisfazione, dopo le necessarie analisi effettuate dall'Università della Montagna di Edolo, che la spezia ottenuta era di prima qualità. 
Da lì abbiamo deciso di inserire anche lo zafferano nella nostra produzione  aziendale  avendo bene in mente, sin da subito, l'intento di produrre una spezia di alta qualità ma  in quantità limitata."

"In autunno, quando le altre piante iniziano a perdere  le foglie, mi piace dire "si addormentano", Lui si risveglia e inizia a vegetare. Ti alzi presto il mattino e inizi la giornata davanti a una distesa di meravigliosi fiori viola pronti ad aprirsi con quel profumo di polline che ti regalano quando li sfiori e… con le dita costantemente gialle.
Per produrre lo zafferano c'è alle spalle tanto tanto lavoro manuale  ma se nel profondo senti di essere parte integrante dell'ecosistema, la fatica diventa uno scambio d'amore con quanto coltivi e sono sicura che ciò non può che riflettersi nel prodotto che ottieni."

Lo Zafferano

Lo ZAFFERANO è una pianta officinale, classificatata come “sativa” da Linneo, ed esiste una sconfinata “letteratura” sulle sue proprietà medicinali, alcune decisamente improbabili, altre invece comprovate dalla medicina moderna seppur già evidenziate nel passato.     
 Citato nel papiro Ebers, nel Cantico dei Cantici e nell’Iliade, nel corso dei secoli gli sono state attribuite proprietà curative dell’impotenza, dell’insonnia, della peste e della frigidità. Certo è, e la medicina moderna lo conferma, che lo zafferano, con il suo elevato contenuto di carotenoidi, vitamina B1 ,vitamina B2 e aromi naturali, protegge le cellule, incrementa le resistenze immunitarie. E’ soprattutto un potente antitumorale, necessario alla crescita ed aiuta il metabolismo dei grassi, delle proteine e dei carboidrati.       

La moderna medicina riconosce allo ZAFFERANO proprietà eupeptiche ( digestive ), stimolanti del sistema nervoso e della fase mestruale di cui attenua spesso i sintomi dolorosi. Per uso esterno entra nella composizione di preparati a base di miele da usare per le gengive irritate e dolenti e durante la fase di dentizione per i piccoli. Preparati a base di ZAFFERANO vengono tradizionalmente applicati su ecchimosi, scottature ed escoriazioni. Per uso interno fa parte di numerosi preparati, quali il Laudano,  il Sydenham, i colliri astingenti lutei, ecc.

Lo ZAFFERANO non va adoperato sconsideratamente: esso è perfettamente innocuo alle normali dosi alimentari, (val la pena evidenziare  che  se   ne  usano  pochi  decigrammi)   ma   non  è  scevro   da effetti secondari a dosi elevate, come del resto molte altre erbe aromatiche.     

 Il principio attivo colorante è dato dalla crocina,  che insieme alla crocetina impartiscono il colore giallo. Il caratteristico sapore amaricante dello ZAFFERANO è dovuto alla picrocrocina. La molecola di picrocitina si idrolizza spontaneamente in soluzione acquosa (e anche durante la conservazione degli stigmi e della polvere, pur se a umidità non troppo alta) e dà glucosio e safranale, che costituisce il principio attivo odoroso dello zafferano.     

 Oltre al simbolismo, alle proprietà benefiche e all’inconfondibile sapore che questa polvere dorata sa regalare a ogni piatto, sia esso dolce che salato, ciò che rende questa spezia così preziosa è sicuramente il metodo di coltivazione, raccolta e lavorazione che non utilizza alcun macchinario, tutta rigorosamente manuale, fatta eccezione per l’eventuale essiccatore.     Solo manualità, conoscenza e velocità. Sì, perché la raccolta deve essere eseguita in soli 20 giorni, tra la metà di ottobre e l’inizio di novembre. Inoltre, per non rovinare i pistilli e preservarne il sapore e l’aroma, il raccolto deve essere svolto all’alba, quando i fiori sono ancora chiusi. Solo allora si staccano tutti gli stimmi, uno alla volta, per poi venire essiccati lo stesso giorno.

L’alto costo (in fatica) di questa spezia è così spiegato: ogni bulbo genera tre fiori e per produrne un Kg è necessario impiegare come minimo 500/600 ore di lavoro, raccogliere circa 150.000/200.000 fiori e naturalmente curare manualmente il terreno di dimora dei cormi o bulbi. Un dato impressionante, ma la fatica è ben ripagata dalla gioia di poter assaporare il sapore del sole in primi, secondi, dolci, gelati e bevande…. e non solo… ma di poter godere oltremodo dell’emozionante visione di un riquadro di terreno vestito di meravigliosi fiori color malva.  

 - CONTENUTO DI CAROTENOIDI  (antitumorali ) rispetto ad altre verdure
- ALIMENTO - CAROTENOIDI µg/100g         fagiolini 350 - carota 8115 - pomodoro 640 - peperone rosso 3840 - piselli 300 - spinaci 3535 - zucchine 955 - zafferano 8000000 

COMPONENTI - EFFETTI:     
 - carotenoidi:  protezione delle cellule contro danni delle ossidazioni, incremento delle resistenze immunitarie, azione come precursori della vitamina A,  antitumorali     
 - vitamina B1: antiossidante, necessaria per la crescita    
 - vitamina B2: favorisce lo scambio dell’ ossigeno nelle cellule, necessaria per il metabolismo dei grassi, delle proteine e dei carboidrati    
 - aromi naturali: attivazione del metabolismo, contribuiscono al miglioramento della digestione

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